Gestione integrata delle infestazioni da blatte
Le blatte, comunemente note come “scarafaggi”, sono tra i più importanti insetti infestanti associati all’uomo e alle sue attività produttive. La presenza di blatte negli ambienti civilizzati, comporta gravi rischi di natura igienico-sanitaria, anche in caso di modeste infestazioni. Questi insetti possono infatti trasportare una grande varietà di microrganismi patogeni e possono essere causa di disturbi allergici e asmatici. Essi possono inoltre arrecare anche danni diretti come il consumo di derrate alimentari e la contaminazione di alimenti, oggetti e superfici che possono entrare a contatto con il corpo umano, per questi motivi possono creare seri problemi in ambienti domestici, industrie alimentari, mense, ristoranti, ospedali, ecc.
Le attuali normative restrittive sui biocidi, volte alla tutela della salute e della sicurezza per l’uomo, gli animali e l’ambiente, hanno stimolato lo sviluppo di strategie di gestione delle infestazioni sostenibili e integrate fra loro, sia per ridurre il carico di prodotti chimici, sia per evitare i rischi derivanti dall’insorgenza di fenomeni di resistenza nelle specie bersaglio. Queste strategie sono conosciute come “Integrated Pest Management” (IPM). Una corretta e moderna metodologia di lotta alle blatte comprende quindi tre distinte fasi: la prevenzione, volta a eliminare tutti i fattori che favoriscono l’infestazione; il monitoraggio, volto a mantenere la situazione sotto controllo; la lotta mirata, per eliminare gli insetti presenti all’interno degli ambienti.
Le blatte si insediano con successo negli edifici in quanto vi possono trovare facilmente quantità di acqua, cibo, nascondigli e condizioni microclimatiche favorevoli al loro sostentamento. La prevenzione è di fondamentale importanza nel controllo delle infestazioni in quanto mette in pratica il cosiddetto “pest proofing”, ovvero l’impiego di tutti gli accorgimenti necessari per evitare che le blatte possano penetrare e quindi insediarsi. Il primo passo è rappresentato dalla sigillatura delle vie di accesso e di annidamento come: condotte e canaline degli impianti elettrici, di riscaldamento e/o di raffreddamento, fessure in porte e finestre, mattonelle rotte, crepe in strutture murarie, ecc. L’applicazione di griglie protettive agli scarichi, con attenzione particolare a quelli di acque di lavaggio e di acque nere, risulta un’ottima soluzione per evitare l’intrusione da parte degli infestanti. Le blatte possono nutrirsi di un’abbondante varietà di sostanze organiche, pertanto, per prevenire la loro proliferazione, è essenziale provvedere a un’adeguata pulizia di tutti gli ambienti. Sporcizia, briciole, residui della lavorazione di alimenti possono fungere da richiamo per insetti in cerca di cibo. Anche la permanenza per tempi prolungati di rifiuti organici, può portare in breve tempo alla formazione di focolai di infestazione di varie specie di blatte.
L’individuazione delle carenze strutturali da risanare e dei fattori favorenti l’infestazione, deve essere eseguita mediante un‘accurata ispezione da parte di professionisti del settore che hanno una visione globale dell’ambiente e un‘approfondita conoscenza sulla biologia e sul comportamento degli infestanti.
Un altro fattore che facilita l’ingresso delle blatte negli edifici, e a cui è necessario prestare grande attenzione, è l’introduzione in un ambiente, seppur pulito, di scatoloni, cartoni o imballaggi, che sono spesso scelti dalle blatte come siti di annidamento e di ovodeposizione. Proprio per questo motivo, nei locali in cui avviene una frequente movimentazione di merci, è necessario che si applichi un costante sistema di monitoraggio mediante il posizionamento e il controllo periodico e regolare di specifiche trappole collanti. Il monitoraggio ha comunque la duplice funzione di accertare e quantificare gli infestanti e di verificare il risultato a seguito di un trattamento di disinfestazione.
I trattamenti insetticidi hanno subito delle importanti evoluzioni negli ultimi anni, giungendo a un uso predominante di esche rispetto a insetticidi spray, grazie anche alla consapevolezza dei rischi che questi ultimi possono comportare. L’efficacia dell‘esca è determinata dalle prestazioni collettive di tutti i suoi componenti che includono ingredienti attivi e inerti, attrattivi alimentari e componenti volatili. L’utilizzo di formulati in esca gel, consente di ridurre le quantità di principio attivo insetticida applicato nell’ambiente, evitando anche gli effetti secondari di repellenza caratteristici di alcuni piretroidi o la presenza nell’ambiente trattato di odori sgradevoli e persistenti. Il meccanismo d’azione del trattamento con esca in gel, garantisce una rapida ed efficace eliminazione dell’infestazione in quanto sfrutta il cosiddetto “effetto domino”, ovvero la contaminazione insetticida di tutta la colonia di blatte a seguito del trasferimento del principio attivo da un insetto all’altro, favorito dal loro comportamento alimentare. Infine il trattamento con esche in gel, può essere effettuato in tutta sicurezza anche in presenza di persone, animali domestici e derrate alimentari.
Le nuovissime formulazioni di esca in gel comprendono anche principi attivi chiamati IGR o regolatori di crescita, sostanze che agiscono sulla formazione dell‘esoscheletro degli insetti, inibiscono il susseguirsi delle mute e quindi la formazione dell’insetto adulto; nella femmina pronta a deporre l’ooteca, il principio attivo non permette la schiusa delle uova impedendo la nascita delle future generazioni.