Le cimici dei letti ( o dei materassi) sono diventate ormai un fenomeno di dimensioni planetarie. Gli scambi interculturali, i trasporti di merci e i movimenti di persone hanno generato un livello di infestazione da cimici dei letti anche nei paesi evoluti dove questo fenomeno sembrava del tutto scomparso.
Purtroppo dal fenomeno delle cimici dei letti non si salva nessuno: così come le abitazioni private anche le strutture alberghiere di alto livello sono soggette a fare i conti con questo fastidioso parassita.
Gruppo Indaco affronta questo problema quotidianamente attraverso modalità d’intervento efficaci, risolutive e definite sulla base dell’esperienza affermata.
Protocollo di disinfestazione cimici dei letti
Il successo per la disinfestazione da cimici dei letti dipende dall’esecuzione di un protocollo applicativo il quale comprende 5 fasi fondamentali e che necessita di essere seguito scrupolosamente.
Il Cliente viene formato e informato sul protocollo applicativo, sulle dinamiche e tempi di intervento, sulle attività volte alla cooperazione con il nostro personale.
L’ispezione approfondita di tutte le aree e i punti critici è la fase più importante del protocollo, durante la quale vengono identificati tutti i siti di annidamento e attività delle cimici nelle varie fasi del loro sviluppo (uova, neanidi, adulti). Possono essere rilevate anche in punti in cui non si sospetta la presenza e possono essere rintracciate anche mediante il rilevamento delle tracce (escrementi, uova, spoglie di mute, ecc.). In particolare vengono controllati:
- fiocchi, cuciture, bottoni e pieghe dei materassi;
- alloggiamento delle molle, strutture e coperture dei letti;
- divani, sedie, cuscini e tende;
- infissi (finestre e porte);
- lato posteriore di tappezzerie e di quadri;
- crepe nelle pareti o del pavimento;
- sotto la moquette, lungo le pareti (strisce adesive);
- incassi delle pareti (prese elettriche e interruttori);
- valige, scatole e altri contenitori da viaggio.
Ispezione cinofila
I nostri cani sono addestrati alla ricerca e segnalazione della cimice dei letti e sono utilizzati con profitto negli ambienti infestati o a rischio di infestazione. Possono essere infatti impiegati:
- a scopo preventivo: attraverso un monitoraggio regolare è possibile evitare che focolai, ancora ai primi stadi del loro sviluppo, aumentino esponenzialmente fino a degenerare in infestazioni.
- a infestazione in corso: una volta disinfestato, l’ambiente viene ulteriormente controllato dal cane, che scongiura quindi ogni possibile presenza del parassita, evitando l’insorgere di nuovi focolai.
- a disinfestazione avvenuta: per controllare che essa abbia avuto effetto e che non esistano altri focolai o situazioni che potrebbero dar vita
- a una nuova infestazione; ispezioni programmate durante l’anno: lo sviluppo delle cimici (uovo-adulto) si completa mediamente in 2 mesi. Le dinamiche d’infestazione possono essere molto differenti a seconda dell’ambiente colpito e necessitano di interventi mirati e programmati. Per questo forniamo un’assistenza a cadenza mensile o bimestrale che,
- a seconda dei casi, sarà in grado di bloccare i cicli di sviluppo delle cimici dei letti.
Per garantire l’efficacia delle operazioni di disinfestazione, risulta indispensabile eseguire un intervento preliminare che serve a preparare i locali infestati al trattamento, anche se ciò può richiedere molto tempo. Di seguito la corretta procedura da seguire:
- Dovranno essere rimossi tutti i quadri e altri oggetti appesi alle pareti.
- Dovranno essere rimossi i cassetti per poter accedere più facilmente alle crepe e alle fessurazioni presenti all’interno della cassettiera e nei binari di scorrimento dei cassetti.
- Dovrà essere smontata, la testata dei letti per consentire di applicare il trattamento alle crepe, alle fessurazioni e agli incassi della parte posteriore.
- Le cuciture, i bottoni e gli altri elementi applicati al materasso richiedono un’attenzione particolare.
- Dovrà essere sollevato e ribaltato l’alloggiamento delle molle e la struttura dei letti per facilitare l’applicazione del trattamento su tutti i lati, compresi quelli inferiori e interni.
- Dovranno essere asportati gli arredamenti tappezzati.
- Dovranno essere smontate le ruote, le rotelle girevoli, i sostegni e le gambe di tutti i componenti di arredamento.
- Potrà essere necessario allontanare dalla parete i bordi della moquette per consentire il trattamento degli incassi a livello dello zoccoletto.
- Dovranno essere rimosse le tende dalle finestre e lavarle separatamente (a 60°C).
- Dovranno essere rimosse le installazioni a parete, come le lampade.
- Dovranno essere rimosse le coperture delle prese elettriche e degli interruttori.
È indispensabile tenere presente che nessun oggetto dovrà essere trasportato dagli ambienti infestati ad altri, in quanto si rischia di diffondere l’infestazione; piuttosto è opportuno inserire gli oggetti e i tessuti in sacchi di plastica ermetici e ben sigillati. Tutto ciò che viene quindi insaccato dovrà essere sottoposto a lavaggio a secco a 60°C e oltre, o a specifico trattamento con vapore.
Dopo aver eseguito con cura le fasi precedenti, si procederà al trattamento di disinfestazione che consiste nell’azione integrata con mezzi fisici e con insetticidi liquidi a basso impatto ambientale e preposti allo scopo.
TRATTAMENTO CON VAPORE. Il vapore viene utilizzato sia per gli oggetti smontati dalla camera infestata, sia per crepe, fessure e interstizi, zoccoletti, profili degli infissi, prese elettriche, e comunque laddove è possibile; ma in particolare, essendo un sistema ecologico, viene utilizzato per il trattamento del materasso e della struttura del letto. La particolarità del sistema risiede nella tipologia di vapore che, dopo essere stato generato in caldaia, come nei tradizionali generatori di vapore, viene ulteriormente surriscaldato nell’erogatore prima dell’uscita fino a una temperatura di 180°C. All’atto dell’erogazione, il vapore viene miscelato a un sanificante compatibile con la presenza di persone. Il getto di vapore a 180°C è in grado di eliminare gli insetti adulti, gli stadi giovanili e le uova causando uno shock termico.
TRATTAMENTO TERMICO AMBIENTALE. I trattamenti termici ambientali consistono nell’innalzare la temperatura in ambiente infestato tramite termoconvettori e un isolamento termico al fine di uccidere le cimici presenti nell’ambiente stesso. Le temperature devono essere tali (circa 55°C) e applicate il tempo sufficiente a garantire una temperatura letale in tutti i rifugi scelti dalle cimici come luoghi di aggregazione, anche quelli costituti da materiale che ha una alta resistenza termica e quindi una minore tendenza a riscaldarsi e condurre il calore. La temperatura dell’ambiente circonstante in combinazione ad altri fattori ambientali come l’umidità relativa, determinano o meno la sopravvivenza degli infestanti: per queste ragioni, i trattamenti termici hanno una comprovata efficacia su tutti gli stadi vitali degli insetti infestanti, agendo su adulti, pupe e uova. Il generatore di calore è veloce, silenzioso ed efficace contro gli infestanti. Per misurare con precisione la temperatura all’interno dell’ambiente, è dotato di una sonda lunga 4 metri per rilevare la temperatura nei punti dove si ritiene che gli animali infestanti possano annidarsi.
TRATTAMENTO CHIMICO. Nei casi di infestazione radicata o con livelli elevati, è previsto l’ausilio di insetticidi ad azione abbattente/residuale, erogati mediante irrorazione e nebulizzazione. I mezzi chimici vengono utilizzati in tutte quelle situazioni in cui si vuole essere sicuri dell’uccisione delle cimici e delle loro uova nei punti di difficile accesso ai trattamenti fisici. In questo modo si garantisce, oltre ad un certo potere abbattente immediato, un’attività residua che garantisce l’uccisione postuma di insetti che sono sfuggiti ai trattamenti iniziali.
Per valutare l’esito dei trattamenti e per verificare l’eventuale presenza residua di esemplari di cimice dei letti, ci si avvale di sistemi di monitoraggio i quali possono essere impiegati anche in fase preventiva per verificare la presenza delle cimici in ambienti non infestati o esenti da tracce evidenti. Vengono utilizzate speciali trappole collanti che favoriscono le cimici ad accedervi, in quanto forniscono loro un ottimo rifugio in prossimità del potenziale ospite. Un regolare controllo, basato sulla ricerca delle tracce e degli esemplari stessi, consente di identificare i primi segni dell’infestazione e di programmare gli interventi di sulla base dei dati ottenuti, quindi più puntuali, mirati ed economici.
Quando gli ambienti sono completamente bonificati dalle cimici dei letti, per evitare casi di re-infestazione (soprattutto per alberghi e altre strutture di accoglienza e soggiorno), si può ricorrere a speciali rivestimenti per materassi e cuscini disponibili in diverse misure. Tutti i rivestimenti sono stati testati in laboratori indipendenti e sono realizzati con tecnologia e materiale a prova di cimici e acari.
Caratteristiche:
- Massimo comfort tessuto anallergico e anti acaro
- Efficace contro le cimici dei letti
- Impermeabile e traspirante
- 100% poliestere con rivestimento in poliuretano
- Tessuto fabbricato con tecnologia “MicronOne”
- Dispositivo di chiusura brevettato “Zip-N-Click”
- Alta resistenza ai lavaggi
- Design ermetico con cuciture rinforzate
- Disponibile in qualsiasi misura
Il processo dell’infestazione da cimici dei letti
Il fenomeno dell’infestazione da cimici dei letti di un ambiente costituisce un evento complesso le cui dinamiche di svolgimento possono essere distinte in 4 fasi: introduzione, annidamento, sviluppo e diffusione.
In questa fase le cimici dei letti entrano per la prima volta in contatto con un ambiente confinato, nel quale poi, se trovano riparo e ospiti su cui nutrirsi, si riproducono creando così le premesse per costituire una vera e propria popolazione. Le cimici dei letti possono essere introdotte in molti modi in un ambiente: la via principale è rappresentata da persone o oggetti venuti in contatto con un ambiente infestato e che trasportano con sé degli esemplari di Cimex lectularius e/o loro uova. Persone che soggiornano in ambienti infestati possono così inconsapevolmente consentire alle cimici di nascondersi durante le ore notturne nelle valigie o nei vestiti lasciati in un ambiente infestato, trasportando in seguito gli insetti fino alla propria abitazione o in altri luoghi. Lo scambio di materiale usato può determinare lo spostamento di oggetti contaminati in nuovi ambienti con il serio rischio di diffondere l’infestazione.
Le cimici dei letti che entrano in contatto con un nuovo ambiente generalmente si annidano nelle immediate vicinanze del proprio ospite (letti, divani, sedie, ecc.). Nelle abitazioni, negli alberghi e nelle strutture di accoglienza e soggiorno, i letti sono i luoghi principali in cui le cimici trovano protezione e rifugio durante le ore diurne. In particolare sono preferite le zone lungo le cuciture dei materassi e le doghe in legno, nel punto in cui le loro estremità si infilano negli alloggiamenti in plastica del telaio in ferro. Anche le reti in metallo possono fornire molti nascondigli. Le testate in legno dei letti assicurano alle cimici rifugi assai graditi, in particolare nello spazio tra testata e muro. Nei treni e negli aerei le zone maggiormente colonizzate sono gli interstizi delle poltrone o delle cuccette.
In presenza di un ospite su cui nutrirsi, ma soprattutto di condizioni ambientali favorevoli, le cimici dei letti si riproducono più rapidamente. Per crescere e riprodursi le cimici dei letti hanno assoluto bisogno di sangue. Le forme giovanili di cimice dei letti, hanno bisogno di sangue per proseguire il proprio ciclo di sviluppo: crescendo e mutando da uno stadio all’altro, e ne hanno bisogno anche gli adulti per vivere e riprodursi. Le condizioni micro-ambientali influenzano la durata del ciclo di sviluppo e la quantità di uova fertili deposte. La temperatura ambientale ha una grande importanza rispetto all’umidità che invece incide in modo minore sul ciclo biologico di questi parassiti.
In una popolazione in crescita solitamente una parte degli individui si trasferisce in altri siti posti nelle vicinanze del focolaio primario. Questa diffusione può avvenire attivamente, tramite uno spostamento di alcuni individui che, in modo più o meno casuale, trovano altri rifugi in cui nascondersi, o passivamente attraverso lo dislocamento di tessuti e oggetti infestati. Diverse osservazioni suggeriscono che le femmine fecondate di cimici possano avere un ruolo principale nella colonizzazione di nuovi siti di sviluppo.