Aedes koreicus: la zanzara coreana continua a diffondersi in Italia
AedAedes koreicus è una zanzara di origine asiatica, diffusa in Corea, Giappone, Cina e Russia asiatica. È stata segnalata per la prima volta in Italia nel 2011, in provincia di Belluno. Da allora un’intensa attività di monitoraggio è stata messa in atto in tutto il territorio del nord-est per determinare l’attuale diffusione. Inoltre, studi di campo e di laboratorio, condotti nell’ambito di un progetto sulle specie invasive, sono tuttora in corso per chiarire alcuni aspetti importanti e ancora poco noti della sua biologia ed ecologia, come la tolleranza alle temperature estreme (meno di 20°C e più di 25°C), la competizione con altre specie durante la fase larvale, la preferenza dell’ospite e la capacità di trasmettere malattie.
L’espansione della zanzara coreana in Italia
In soli cinque anni la zanzara coreana ha mostrato un’espansione piuttosto rapida. Nel 2011 era presente solo in Veneto, ma già l’anno successivo è stata trovata in provincia di Trento. Sorprendentemente, nel 2014 è stata segnalata in un paio di località della Lombardia, ben distanti dall’originaria area di ritrovamento in Veneto. Nuove segnalazioni in Lombardia sono state riportate nel 2015 e per la prima volta, anche in Friuli Venezia Giulia. Nell’estate del 2016 è stata rinvenuta anche in Liguria.
La capacità di dispersione di una specie è influenzata da diversi fattori come le caratteristiche del territorio, le condizioni climatiche, la disponibilità di ambienti idonei allo sviluppo delle larve e di animali sui quali gli adulti possano nutrirsi.
Riproduzione della zanzara coreana
Aedes koreicus depone uova resistenti in piccole raccolte d’acqua in zone principalmente urbane come: caditoie, secchi, contenitori vari, vasi nei cimiteri, ecc., utilizzando praticamente gli stessi siti di riproduzione della zanzara tigre (Aedes albopictus). Differisce da quest’ultima in quanto è più resistente alle basse temperature, infatti, nei paesi d’origine, il ciclo inizia nelle acque che si formano dallo scioglimento della neve e per questo può colonizzare aree che superano i 1000 metri di altitudine. Per lo stesso motivo, il suo periodo di attività è molto lungo; in Italia dura da marzo a fine ottobre-novembre.
Le larve si sviluppano in ogni tipo di contenitore artificiale, ed anche in raccolte d’acqua su rocce o nei buchi degli alberi. Come altre specie del genere Aedes, la zanzara coreana sverna allo stadio di uovo e la schiusa delle uova avviene in primavera con lo scioglimento delle nevi. Aedes koreicus sembra essere più tollerante a un clima freddo rispetto alla zanzara tigre e ciò rende questa specie capace di sopravvivere e stabilizzarsi in zone montane e pedemontane.
Malattie trasmesse dalla zanzara coreana
Aedes koreicus è considerata un potenziale vettore di Arbovirus. Studi di laboratorio dimostrano che può trasmettere il virus dell’encefalite giapponese, non presente in Europa, e Dirofilaria immitis, agente eziologico della filariosi canina.
Attualmente è in corso uno specifico monitoraggio per determinare la sua diffusione; inoltre, sono in corso studi scientifici sul comportamento della zanzara coreana per valutare il grado di pericolosità e fastidio. Infine, il ritrovamento di questa nuova specie invasiva è stato possibile solo grazie al monitoraggio attivo nei confronti della zanzara tigre. Nelle aree dove questa sorveglianza non esiste o riceve scarsa attenzione, le probabilità di intercettare precocemente specie di nuova introduzione è pressoché nulla.